Lui & Lei
E' partito tutto con una cena
di Heisenberg07
04.01.2021 |
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"I nomi per ovvie ragioni sono di fantasia..."
La storia che sto per raccontarvi è successa qualche anno fa. I nomi per ovvie ragioni sono di fantasia. Nel palazzo del mio ristorante è venuta a vivere Viola, una ragazza bella, bionda con gli occhi azzurri francese e con la passione per la cucina.
Mi ha colpito per via del suo modo di fare, sempre solare e sempre carica ed entusiasta.
Parliamo piacevolmente di cibo di cucina e di passioni cosi, approfittando della chiusura settimanale la invito a mangiare al locale.
La serata prende subito una strada piacevole, scherziamo, la prendo in giro e le racconto storie della città, alcune reali e altre prede da qualche film che di sicuro non aveva visto (!).
Mangiamo e chiacchieriamo, gli argomenti prima generici diventano presto piu personali ed intimi, mi racconta la sua storia e le sue pazzie che l’hanno portata qui in città; più passava il tempo e più la guardavo e più avevo voglia di baciarla. Andiamo fuori a fumare una sigaretta, lei è appoggiata al muro e mi racconta della sua famiglia, il le guardo la bocca, non la stavo più ad ascoltare e con un impeto la bacio. Lei rimane sorpresa, chiedo scusa e la bacio di nuovo, questa volta con un poco di lingua. Entriamo e continuiamo a baciarci le sfilo il cappotto lasciandola solo con la camicetta. Rientriamo nella cucina mentre la continuo a baciare e lei ricambia con piacere. La bacio in bocca, sul collo, sul viso e contemporaneamente le inizio a sbottonare la camicetta, lei si ferma e mi chiede con aria divertita “ma mi stai spogliando?” “sì ,non posso?” le rispondo secco, “no no fa pure…” mi risponde lei divertita.
Le apro la camicetta delicatamente e le sfilo il reggiseno nero; inizio a succhiale i seni piccolini ma comunque ben formati e i capezzoli chiari e gia turgidi e la bacio e lei a volte ricambia e a volte si lascia baciare e toccare ed io non perdo tempo e faccio scorrere la mano dentro i suoi pantaloni fino ad arrivare al suo pube, completamente liscio, e faccio scivolare un dito dento al suo sesso. Lei sussulta, forse non se l’aspettava, e mi guarda intensamente negli occhi “sei gia bagnata” le chiedo sotto voce “sì” mi risponde ansimando e cosi inizio a muovere le mie dita dentro di lei che si lascia toccare inerme. Sfilate le dita bagnate assaggio il suo sapore lo faccio assaggiare anche a lei che mi succhia le dita con piacere.
Ci spostiamo e le sbottono i pantaloni abbassandoli contemporaneamente alle mutandine fradice del suo piacere.
Mi chino sotto di lei e inizio a leccarle la figa e con le dita la penetro delicatamente, sento il suo calore salire e la sua faccia non nasconde il momento di piacere.
A questo punto Viola mi fa segno di alzarmi e mi sussurra all’orecchio “ti voglio sentire dentro” ero eccitatissimo lo punto verso il suo piacere e lo infilo appena, quando lei mi ferma e di dice che senza preservativo non lo voleva fare e che ne aveva alcuni del suo ex a casa. Ci vestiamo velocemente saliamo su e ci dirigiamo verso camera sua, lentamente e baciandoci. “facciamo piano che serena dorme” mi sussurra all’orecchio.
Entriamo in camera e riprendiamo a baciarci prima addosso ad una parete, poi sul letto. Ci spogliamo a vicenda ci baciamo ed io riprendo da dove mi ero fermato, vado con la testa in mezzo alle sue gambe e inizio a leccarla prima delicatamente e poi sempre piu forte usando anche le dita cosi lei inizia ad ansimare ed emette qualche piccolo grido io continuo e lei per tappare il suo piacere si mette il cuscino in faccia.
Viola prende un condom dal cassetto e ripete in modo deciso “ti voglio sentire dentro”, non me lo faccio ripetere, mi infila il preservativo e mi avvicino alla sua fregna, lo struscio un po' e lo infilo.
La sbatto per bene, è lei a chiedermi di fare piu forte ed io non me lo faccio dire due volte, la pompo forte la tocco con le mani e la penetro in modo alternato. Prendo fiato e mi fermo un attimo, la giro e le inzio a leccare la fica da dietro, la sento ansimare, aumento la superfice della leccata fino ad arrivare al culetto mi ci soffermo un po e questa cosa sembra piacerle, un po meno quando provo ad inserire un dito, non le piace e io non insisto “però non ti fermare di leccare” e io non mi fermo la metto a pecora e inizio a penetrarla con vigore la sua faccia è spalmata sul letto e le sue braccia sono sulla schiena al che decido di bloccarle e farle una piccola sottomissione, aumentando la forza dei mie colpi. Non riesce a trattenere uno strillo di piacere il suo calore è alto e anche io sto per venire. “non ti fermare adesso” mi dice rivolta a me ed io obbedisco le salgo sopra guardandola negli occhi e la continuo a scopare afferrandole delicatamente ma con decisione il collo. “questo mi piace” sussurra con poco fiato ed io aumento nuovamente i colpi.
Stremato sfilo il cazzo dalla fregna e mi tolgo il preservativo per venirgli sui seni.
Stremati e appagati ci sdraiamo sul letto quando inaspettatamente “no…, non vi fermate adesso” era serena che sentiti i gemiti di viola si era alzata e vedendoci scopare con quella foga era rimasta a guardarci.
Viola si alza di scatto mezza rintronata e si copre velocemente con il lenzuolo, io invece guardavo serena imbambolato. Era lì seduta per terra con le gambe aperte e un seno enorme di fuori che veniva retto da una mano.
Serena era tanto che abitava in quel palazzo, la conoscevo poco, quando ci incontravamo ci salutavamo con piacere, sapevamo il minio l’uno dell’altra. Serena è una bella donna, sulla quarantina, capelli mori occhi marroni e un bel seno. Non è di quelle donne che ti colpiscono al primo colpo, ma è una di quelle che con il tempo sa farsi amare e desiderare.
“ah sere sei tu” le dice rintronata e si ributta giu. Io la guardo fisso lei ricambia lo sguardo e lentamente inizia a masturbarsi guardandomi. Io faccio lo stesso inizio a segarmi lentamente e con l’altra mano vado a toccare il seno di Viola che si sveglia, guarda me, guarda Serena ed anche lei inizia a toccarsi.
Toglie la mia mano dal mio cazzo e ne reclama il possesso io la lascio fare e sposto la mia mano nella sua fregna. Ci masturbavamo a vicenda guardando Serena che si masturbava. Era un circolo vizioso e piacevole.
Serena prende coraggio e si avvicina a noi. Guarda Viola quasi a chiederle il permesso di baciarmi, anche io lo faccio e lei acconsente con un timido e rapido gesto della faccia.
Viola ha ancora il mio cazzo ed io inzio a toccare Serena, le spoglio l’altro seno e li lecco entrambi, e con la mano inizio ad insinuarmi nel suo corpo.
Scrivete nei commenti se vi è piaciuto e se volete leggere il seguito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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